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Rieccoci qui, dopo un’introduzione tecnica sulle caratteristiche della carta; per sviscerare le infinite qualità presenti sul mercato…

Cartoncini, carte giapponesi, carta cotone, carte veline, carta calligrafiche e chi più ne ha più ne metta!

Quando scelgo la carta per realizzare i miei  sono molto attenta a svariati aspetti: caratteristiche fisiche e meccaniche della stessa, costo, ecologicità del materiale, assenza di allergeni, naturalità. Tutti questi parametri mi permettono di indirizzare la mia preferenza pensando alle esigenze dei miei acquirenti. Se i futuri proprietari sono degli artisti provetti o degli scrittori ovviamente le loro esigenze cambieranno…. ecco perché vi parlerò delle diverse tipologie.

Tipologie di carta

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Carta di riso

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Ottenuta dalla pianta del riso o dal midollo di una pianta orientale (tungtsao). Questa carta ha un’alta resistenza allo strappo, quindi si possono fabbricare fogli finissimi come la carta velina. All’interno dell’impasto sono presenti filamenti biancastri (residui della paglia di riso); a causa del loro spessore risultano in rilievo e caratterizzano tale tipologia di carta.  La carta ha molteplici utilizzi: per realizzare sfondi, rivestimenti e lavori di decoupage.

carta di riso rosso

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Carta giapponese o Washi:

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Il termine Washi significa per l’appunto Wa= giapponese e Shi = carta

la carta è ottenuta dalla lavorazione di diversi tipi di piante il kozo, il gampi e la matsumata appartenenti alle famiglie dei gelsi e delle dafne. La caratteristica principale di questa carta è la capacità di far filtrare la luce ecco perchè questa particolarissima carta viene utilizzata per svariati utilizzi oltre la scrittura. Nella cultura giapponese la carta viene impiegata per la creazione di Lanterne, ombrelli, ventagli, tovaglioli per la cerimonia del te ed infine per il suo uso comune la scrittura.

carta giapponese

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Cartone

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Il cartone è ottenuto dall’incollaggio e dalla pressatura di svariati fogli di carta da macero fra loro, ma può anche essere prodotto con il 100% di carta di fibra vergine. E’ stato brevettato nel XIX secolo con il fine di sostituire l’imballaggio ligneo. Ancora oggi tale funzione è mantenuta. Il cartone usato a tale scopo è quello a forma di onda, viene sagomata con lo scopo di irrigidire il sistema.

cartone

[/fusion_text][fusion_separator style_type=”none” hide_on_mobile=”small-visibility,medium-visibility,large-visibility” class=”” id=”” sep_color=”rgba(255,255,255,0)” top_margin=”20px” bottom_margin=”” border_size=”0″ icon=”” icon_circle=”” icon_circle_color=”” width=”” alignment=”center” /][fusion_text]Mentre scrivo queste righe per te mio possibile amico/cliente, rifletto su quanto dirti… Meglio tutto e subito, o mantenere per me qualche dritta da condividere?

Indovinate la risposta?

Bravi non vi svelerò tutto! Il modo per instillare il piacere della conoscenza … me lo chiedo ogni giorno in classe… come posso spronare la creatività e il piacere del  sapere? offrendo la capacità critica del discernimento. Solo chi conosce può scegliere; quindi se avete voglia di scegliere in maniera consapevole seguitemi, alla prossima..

Norma Renda

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